05 Aprile 2022 · Esteri

Bucha: crimini di guerra e genocidio. Ma per Mosca è una ‘scenata'

Corpi di civili torturati, uccisi forse per esecuzione sommaria; fosse comuni. L'Europa condanna, ma alla fine sta a guardare il massacro.
I cadaveri di almeno 410 persone civili sono stati trovati nelle aree attorno a Kiev, dopo che le truppe russe si sono allontanate verso est. Alcuni corpi giacevano in fosse comuni, altri avevano le mani legate e sembrano essere stati colpiti da arma da fuoco in modo ravvicinato. I corpi di almeno 20 uomini giacevano lungo la strada di Bachu e presentavano molte ferite; alcuni sono stati colpiti alla tempia, come per una esecuzione; altri sono stati schiacciati dai carri armati. Una fossa comune lunga almeno 14 metri si trova vicino alla chiesa di sant’Andrea e tutti i santi.
Il governo ucraino ha raccolto e diffuso foto e video denunciando la Russia per crimini di guerra e genocidio. Vi sono anche testimoni diretti che raccontano come i soldati russi uccidessero persone che chiedevano di fuggire attraverso corridoi umanitari.
I soldati russi – sembra provenissero dalla Siberia orientale – hanno abbandonato l’area nei primi di aprile. Da subito nel mondo si sono diffuse le foto, i video e le accuse contro il governo di Mosca. Ma secondo il New York Times – che ha video satellitari dell’area – molti morti giacevano sulle strade già da metà marzo.
In una conferenza stampa a New York, l’ambasciatore russo all’Onu ha accusato l’Ucraina di aver fabbricato prove false, aiutato dai suoi “sponsor occidentali”. Per lui, il governo ucraino ha “messo in scena” corpi di persone morte e i video sono un “falso grossolano”. Il ministero russo della difesa ha dichiarato che “non un singolo residente” di Bucha ha subito violenza.
Molte personalità internazionali stanno condannando l’operato dei soldati russi e il governo di Mosca.
In un editoriale oggi del giornale francese Le Monde, si afferma: “Il massacro di Bucha impone una svolta agli europei: abbandonare questa pietosa gradualità della risposta e contrastare l’offensiva assassina di Vladimir Putin con una reale contro-offensiva di solidarietà con Kiev”.
Da parte mia, mi chiedo come facciamo noi europei a stare a guardare tutto questo, accontentandoci di fornire qualche arma di difesa e lasciando che gli ucraini se la sbrighino da soli contro l’imponente violenza dell’esercito russo.
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